Quest'anno , per i giovedì
gastronomici 2013, abbiamo provato un ristorante a Castelnuovo:
Hostaria il Baüscia, un
ristorante che propone piatti sia milanesi che modenesi.
Il termina deriva da un vocabolo del XX
secolo che indicava le persone che aiutavano i turisti della Brianza
a trovare botteghe e artigiani in cambio di denaro. E' un vocabolo
dialettale che indica, inoltre, uno sbruffone.
Essendo un giovedì gastronomico, il
menù era fisso e i piatti erano tutti modenesi.
Il locale è proprio in pieno centro a
Castelnuovo, nella piazzetta dietro alla famosa statua di sua maestà
“il maiale”, è piccolo, molto intimo e romantico con lucette e
candele a fare atmosfera, bottiglie pregiate in esposizione e vasi pieni di tappi di sughero ad arredare.
L'oste, molto cordiale, ci accoglie con
un prosecchino di aperitivo poi apertura delle danze con calzagatti:
4 fettine di polenta fritta e fagioli che fanno egregiamente il loro
dovere di apertura di stomaco. Veramente accattivanti!
Come primo “Ombelico di Venere”:
tortellini in brodo. Tortellini piiiccoli piccoli, con pasta e
ripieno decisi e buonissimi. Il brodo molto saporito ma ho trovato il
tutto eccezionale.
Di secondo ci viene servita la “Pietra
Nera”: un filetto di maiale bardato con pancetta e semi di papavero
in crema di zucca. Il filetto si presenta, appunto, avvolto da pancetta e
ricoperto di semi di papavero appoggiato su un letto di crema di
zucca: filetto morbido, cotto senza esagerare in modo che rimanesse
morbido con la dolcezza della zucca che contrasta il sapido della
carne di maiale. Molto buono.
Doverosa nota di merito per delle mini focaccine all'olio come accompagnamento ai piatti della serata: abbiamo fatto il tris! Spettacolari!
Doverosa nota di merito per delle mini focaccine all'olio come accompagnamento ai piatti della serata: abbiamo fatto il tris! Spettacolari!
Alla fine, come dolce, ci sono state proposte le
“Gigette”: delle piccole tortine di origine francese, caramellate
fuori e morbide all'interno, aromatizzate con vaniglia e rum da
intingere in una crema calda allo zabaione.
Per il vino abbiamo scelto un Corvina
Veronese in purezza “La collina dei ciliegi – Il Corvina”, IGT,
2011. Vino rosso rubino intenso, di corpo, molto gradevole.
Per concludere caffè, sambuche e
grappe senza dimenticare il finale, molto apprezzato, con un vasetto
di caramelle gommose offerto dall'oste.
La spesa è stata di 37 euro a testa
per 5 antipasti, 5 primi, 5 secondi, 5 dolci, 2 bottiglie di vino, 3
di acqua, 4 caffè, 1 sambuca e 2 grappe ma, essendo per i giovedì
gastronomici, il prezzo era fisso e concordato. In ogni caso, per
quel che mi riguarda, trovo il Baüscia
un ristorante moooolto interessante e spero di tornarci presto per
provare il menù alla carta e le specialità milanesi.
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